La Serie A 1930-1931, ufficialmente Divisione Nazionale Serie A, è stata la 31ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (la 2ª a girone unico), disputata tra il 28 settembre 1930 e il 28 giugno 1931 e conclusa con la vittoria della Juventus, al suo terzo titolo.

Capocannoniere del torneo è stato Rodolfo Volk (Roma) con 28 reti.

Stagione

Calciomercato

Desiderosa di colmare il gap con Ambrosiana e Genova 1893, la Juventus si mosse con decisione sul mercato: ingaggiò dall'Alessandria l'allenatore Carcano, tra i migliori interpreti del metodo, seguito dal regista offensivo Ferrari, e si affidò in attacco, per sostituire il poco prolifico Zanni, al maturo centravanti Vecchina.

Più defilati in estate i campioni uscenti dell'Ambrosiana (Ferrero) e il Genova, concentrato sulla lunga trattativa che portò in rossoblu il vicecampione del mondo Stábile. Aspirando al salto di qualità, si rinforzarono Napoli (Tansini), Milan (Magnozzi e il giovane Arcari) e Roma (Costantino) mentre un Bologna desideroso di riscatto si assicurò la promessa della Pro Patria Reguzzoni.

Avvenimenti

Il torneo iniziò il 28 settembre 1930. La partenza spedita della Juventus (otto vittorie consecutive) definì subito le gerarchie; alle spalle dei bianconeri si alternarono inizialmente rivali più o meno attrezzate (Modena, Bologna, Napoli). Il Genova, partito con l'inaspettata sconfitta di Legnano, tentava di risalire posizioni, mentre erano più complicate le situazioni dell'Ambrosiana, terz'ultima dopo nove giornate e ormai eliminata dalla Coppa dell'Europa Centrale, e del Milan, che si ritrovò presto a galleggiare vicino alla zona più calda della classifica. Dal gruppo delle inseguitrici emerse la Roma, che il 21 dicembre si portò a un solo punto dalla Juventus; la squadra torinese ritrovò comunque energie per chiudere a 4 sui vivaci giallorossi e sul Napoli il girone d'andata. Si erano arenati sul fondo, intanto, il Livorno e le debuttanti Casale e Legnano, destinati a lottare fino alla fine per evitare le due retrocessioni.

L'8 marzo, battendo nettamente la Pro Vercelli, la Juventus sembrò aver piazzato lo scatto decisivo sulle inseguitrici. In realtà, la settimana dopo la squadra bianconera fu travolta a Testaccio dalla Roma, che tentò dunque per ultima un inseguimento, trascinata dai gol di un Volk all'apice della sua carriera. I torinesi seppero comunque amministrare il vantaggio di tre punti fino alla fine e il 21 giugno, in un ideale passaggio di consegne, batterono l'Ambrosiana e si laurearono Campioni d'Italia a cinque anni dall'ultimo titolo.

Dietro Juventus e Roma si piazzarono il costante Bologna e il Genova, con i gol di Banchero a sopperire al primo degli infortuni che inficiarono l'esperienza italiana di Stábile. Nel girone di ritorno avevano perso smalto squadre che avevano vivacizzato il girone d'andata (il bel Modena di Mazzoni, una Lazio in crescita e il Napoli di Garbutt, che firmò il record pareggiando una sola partita in tutto il torneo), mentre un'orgogliosa Ambrosiana risalì fino al quinto posto. Sul fondo, a salvarsi fu il Casale, che piazzò tre vittorie decisive nelle ultime gare casalinghe. Fu il Livorno a tentare un disperato aggancio sul finale, condannando anche il Legnano, ma il pareggio contro la Juventus, all'ultima giornata, gli fu fatale.

Squadre partecipanti

Allenatori e primatisti

Classifica finale

Squadra campione

Risultati

Tabellone

Calendario

Statistiche

Squadra

Capoliste solitarie

Classifica in divenire

Classifiche di rendimento

Primati stagionali

  • Maggior numero di vittorie: Juventus (25)
  • Minor numero di sconfitte: Juventus (4)
  • Miglior attacco: Roma (87 reti fatte)
  • Miglior difesa: Roma (31 reti subite)
  • Miglior differenza reti: Roma ( 56)
  • Maggior numero di pareggi: Triestina (9)
  • Minor numero di pareggi: Napoli (1)
  • Minor numero di vittorie: Legnano e Livorno (6)
  • Maggior numero di sconfitte: Casale e Legnano (21)
  • Peggiore attacco: Legnano (30 reti fatte)
  • Peggior difesa: Legnano e Livorno (71 reti subite)
  • Peggior differenza reti: Legnano (-41)
  • Partita con più reti: Brescia-Alessandria 7-3 (18ª giornata)
  • Miglior sequenza di partite utili: Roma (10 gare, dalla 6ª alla 15ª giornata)
  • Peggior sequenza di partite senza vittoria: Livorno (15 gare, dalla 13ª alla 27ª giornata)
  • Massimo numero di reti segnate in una singola giornata: 42 (18ª giornata)

Individuali

Classifica marcatori

Nel corso del campionato furono segnati complessivamente 952 gol (di cui 42 su calcio di rigore e 25 su autorete) da 173 diversi giocatori, per una media di 3,11 gol a partita. Tre gare, Legnano-Lazio (12ª giornata), Napoli-Ambrosiana (28ª giornata) e Napoli-Torino (33ª giornata), furono date vinte in tutti e tre i casi agli ospiti (0-2) in seguito a giudizio sportivo. Di seguito, la classifica dei marcatori.

Note

Bibliografia

  • Il Littoriale, annate 1930 e 1931.
  • La Gazzetta dello Sport, annate 1930 e 1931.
  • La Stampa, annate 1930 e 1931.
  • Luigi Saverio Bertazzoni (a cura di). Annuario italiano del giuoco del calcio. Volume III. Bologna-Modena, FIGC, 1930-1931.
  • Carlo F. Chiesa, Il grande romanzo dello scudetto. Prima puntata: 70 anni di grande calcio, in Calcio 2000, dicembre 2001, pp. 54-73.
  • Fabrizio Melegari (a cura di), Almanacco illustrato del calcio - La storia 1898-2004, Modena, Panini, 2005.

Altri progetti

  • Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Serie A 1930-1931

Collegamenti esterni

  • emeroteca.coni.it, su dlib.coninet.it.
  • (EN) Serie A 1930-31, su rsssf.com.

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